Plaga
Plaga
Una porzione di Messico rischia di perdere la sua essenza primaria, le radici e l’identità per mano dell’uomo. La presenza degli indigeni, il fascino dei loro racconti, la sacralità dei loro sguardi, la grazia delle loro movenze e la melodia della loro lingua arcana e potente, accrescono un pathos che scava con le unghie nel senso di colpa di un Uomo smarrito, che ha perso il contatto con il suo subconscio ed è incapace ormai di danzare al ritmo delle stelle. «Dove inizia la verità e dove finisce?». Questa è la domanda che ci consentirà di attraversare il bosco di notte, per affrontare le nostre paure e le nostre debolezze. L’io dell’autore, infatti, si fa portavoce di un viaggio che spalanca le porte della percezione fino a giungere all’interrogativo più sconvolgente: «E se fossi io la piaga?».